Intervista di Gabriella Nicola


1) Com’è nata la tua voglia di scrivere?
Ciao Gabriella e grazie infinite per la disponibilità nei miei confronti! La passione per scrivere è nata da piccola, la condividevo con un’amica davvero importante e tuttora ci passiamo i rispettivi scritti. La scrittura è stata sempre per me l’occasione anche per fare chiarezza, una sorta di riflessione scritta… infatti questo è il motivo per il quale ho iniziato a scrivere ‘Oltre l’Abisso’: il mio romanzo onirico.

2) Quando hai cominciato?
In realtà non c’è una data precisa… sicuramente alle scuole medie lo facevo. Mentre quando frequentavo le superiori ricordo che appuntavo moltissime poesie in inglese ai lati dei quaderni. Io amo la musica e quelle poesie erano possibili testi di canzoni. Ricordo che alle superiori ho ricevuto una menzione in un concorso di scrittura, ma per me la scrittura è sempre stata una cosa privata, era la musica ciò che condividevo generalmente con un pubblico. Già dall’età delle medie, ed è sempre stato così.

3) Cosa ti ha ispirata nella scelta del genere?
La scelta del genere. Non lo so, in realtà penso di averne inventato uno senza volere. Ho usato da subito il sottotitolo ‘romanzo onirico’ per descrivere in modo efficace il cuore di ‘Oltre l’Abisso’. A prescindere dalla trama, questo libro presenta molti livelli di lettura, com'è tipico nei sogni; ma se i sogni spesso sono messaggi indirizzati a noi stessi, ho avuto subito la sensazione che questo non dovesse restare privato. Quando è stato pubblicato per Pluriversum Edizioni ci siamo interrogati a lungo con l’editore sul genere corretto in cui inserirlo: è stato scelto il fantasy per molti buoni motivi. Ma non era una scelta scontata. Io devo ammettere che puntavo a pubblicarlo nell’ambito dell’esoterico.

4) Racconti esperienze fatte in prima persona?
Racconta esperienze fatte in prima persona? Forse in seconda persona! =) ‘Oltre l’Abisso’ è la fedele trascrittura di un sogno che ho fatto in 3 lunghi mesi. E’ stata un’esperienza unica e molto forte per me, perchè in sogno ho vissuto una vicenda molto toccante, che ha a più riprese lacerato anche me. I sogni sono misteriosi, io stessa ancora non ho sposato una teoria definitiva per spiegare tutto ciò che ho visto. Certo è che il mondo del sogno porta sempre con sè, più o meno velatamente, numeroso materiale biografico e personale perciò immagino sia una trasfigurazione di qualcosa di vissuto in prima persona, in qualche modo.

5) Da dove hai preso le notizie riguardanti i paesi che hai visitato?
La documentazione… è stata fatta a posteriori. In fondo al libro ci sono numerose pagine di appendice legate a chiarificazioni storiche e geografiche su ciò che viene narrato. Io non volevo interrompere il flusso dei sogni o influenzarlo con dati esterni perciò, visto che il mio non è un romanzo storico, mi sono permessa il lusso di fare ricerche solo a posteriori. A ragion del vero, però, io amo il mondo celtico e la rievocazione. Attualmente mi occupo di danza storica medievale e rinascimentale, ma anni fa ho fatto parte di gruppi di rievocazione germanica e celtica. Ho visitato anche l’Irlanda in passato ed è stato amore a prima vista: la sua natura, i panorami e la musica mi hanno fatto subito sentire a casa. Riguardo alla presenza celtica nelle terre dove vivo (Modena) e ai collegamenti geografici legati a luoghi montani vicini: amo la montagna e il trekking, mi capita spesso di avventurarmi in luoghi meravigliosi e spesso ricchi di storia da scoprire: talvolta in ferrata gli Abissi li risalgo anche! =)

6) Quanto tempo dedichi alla scrittura?
Dipende, soprattutto da che progetti ho in lavorazione. Spesso partecipo a concorsi per tenermi in allenamento. Puntualmente mi capita di scrivere testi per musica e, abitudine che mi è molto cara e penso Jung appoggerebbe, trascrivo tutti i sogni che faccio. Un giorno forse riuscirò a capirli.



7) Prima di cominciare un libro ti scrivi una tabella?
In verità non mi sono mai avvalsa di tabelle. Penso dipenda dal fatto che ho scritto molte cose brevi e, nel caso di ‘Oltre l’Abisso’ stavo trascrivendo fedelmente qualcosa che ricevevo e, anzi, volevo elaborarlo il meno possibile per mantenerne integri anche eventuali rimandi che non avevo notato. Io lavoro come programmatrice di software, la mia testa lavora molto per ‘tabelle’ e può essere che le abbia usate ma non le abbia mai esplicate su carta.

8) Le idee ti vengono all’improvviso o ti siedi al buio ad aspettare che arrivino?
Di solito che qualcosa, un ‘seme’ che a un certo punto arriva. Spesso il risveglio della domenica è foriero di idee e spunti imprevisti. Anche parlando con amici, o portando un concetto all’esasperazione… esce qualcosa, un fulcro, che sento essere forte. Allora spesso accade che basta osservarlo per vedere i suoi contorni farsi nitidi e estrarne una vicenda. Come spero avrai occasione di leggere (sarei onorata della tua lettura) le vicende che tratto sono generalmente molto dense dal punto di vista interiore (filosofico?), l’intreccio effettivo è semplicemente conseguenza di quello che accade dentro ai protagonisti.

9) Per l’ambientazione e i personaggi fai ricerche a tavolino o parli con la gente?
Immagino dipenda da che cosa devo scrivere. Se dovessi trattare di un evento accaduto recentemente preferirei parlare con i diretti interessati, capisco che spesso è difficile poterlo fare e non resta che studiare a tavolino. Finora non mi sono arrischiata a scrivere generi che necessitino una coerenza storica ineccepibile, penso sia qualcosa di molto impegnativo ma anche di grande arricchimento personale.

10) La storia è reale?
La storia è reale? Chi lo sa. Alcuni dicono di sì, altri di no. Lo chiederò a te dopo che, se vorrai l’avrai letto. =) Sicuramente la storia reale è che quel sogno ha cambiato la mia vita: ci ha anche fatte conoscere! Ne è uscito il libro e addirittura un’opera rock: è un progetto molto ambizioso ma di cui sono davvero orgogliosa. Non tutti hanno il privilegio di poter far ascoltare e leggere il proprio sogno ad un pubblico, e per lo più farlo con un vero Clan che crede nell’Abisso quanto me: questo ha fatto lievitare in maniera esponenziale quel magico sogno.

11) Penso che mettere su carta i propri sentimenti sia molto difficile: tu come ci riesci? Soprattutto come fai a tenere un filo logico da cui trarre il libro?
Penso che mettere pensieri su carta sia catartico, è una forma di arte terapia (sono molto sensibile all’argomento perchè mi occupo di cantoterapia). Forse è difficile capire cosa deve restare solo tuo e cosa deve essere divulgato. Per me ci sono generi e racconti più facili di altri, dove mi sento meno scoperta, sebbene trattando spesso di argomenti profondi ci sia sempre una forte componente personale. Io sono stata forgiata col canto, in particolare il lirico, che ritengo essere la cosa più ‘scoperta’ che si possa fare: perchè la voce non si finge. Secondo me il filo logico non si perde finchè si rimane ben collegati ai sentimenti e ai pensieri dei personaggi: più che gli eventi stessi è come li leggiamo che ci fa agire in un modo o nell’altro.

12) Come fai a ricordare giorno per giorno dove sei arrivata e riprendere?
Per fortuna c’è il computer. La mia memoria interna è pessima rispetto alla sua. =)

13) Quanto tempo hai impiegato a scrivere il tuo primo libro?
‘Oltre l’Abisso’ è stato buttato giù parallelamente al sogno (da fine marzo a fine giugno 2018), ma poi ho fatto quattro lunghi passaggi di revisione del testo. Erano momenti impegnativi perchè rivivevo il sogno e mi trovavo molto coinvolta emotivamente perciò dopo una rilettura dovevo lasciare passare un po’ di tempo per ‘disintossicarmi’. Ho finito l’ultima a novembre 2019.

14) La tua sensazione quando hai visto il successo che hai avuto?
A questa risposta ancora non dovrei rispondere, perchè il libro è uscito a marzo 2020, in pieno lockdown e il successo spero possa farlo da qui in avanti. Però ricordo che al debutto dell’opera rock, tenutosi nella Rocca di Montefiorino, il castello era gremito, noi del Clan eravamo carichi e coesi: mi sono commossa tantissimo e resta uno dei ricordi più belli di sempre.

15) Ne hai scritti altri? Titoli?
Sto scrivendo varie cose e ho pubblicato racconti in molte antologie, una delle quali, ‘La fragranza dell’amore’ edito da Pluriversum, mi ha anche valso un secondo premio. Proprio ieri ho terminato di scrivere un nuovo romanzo che invierò ad un concorso e perciò verrà pubblicato in seguito: parla di una società distopica in ambiente urban, si chiama i Dissidenti. E’ figlio di questo periodo incredibile.

16)Come fare per trovare il tuo libro?
Grazie, per avere ‘Oltre l’Abisso’ basta collegarsi a qualsiasi store di libri online o rivolgersi alla propria libreria. Di seguito vi lascio il link di Amazon. Presto troverete l’audiolibro su Audible, registrato dai personaggi e arricchito dei temi dell’opera rock. Se invece quello che volete è della buona musica allora contattatemi e verremo (col Clan) a inabissarvi personalmente appena possibile, nel frattempo potete usufruire del link di Spotify dove ci sono alcuni dei nostri brani. Per veloce scorcio in questo magico mondo vi consiglio i siti web e il videoclip della canzone ‘Addio’. Vi aspettiamo anche sui social!

Amazon cartaceo
https://www.amazon.it/Oltre-labisso-Elisabetta-Tagliati/dp/8885751946

Amazon ebook
https://www.amazon.it/Oltre-labisso-romanzo-Letteratura-fantastica-ebook/dp/B08L27K4VD

Romanzo onirico
http://www.elisabettatagliati.it/romanzo.html

Opera rock
http://www.elisabettatagliati.it/oltrelabisso.html

Spotify Oltre l’Abisso (Perry & Betty Lab)
https://open.spotify.com/artist/2xrsYhnIjOZakmalrSfDGc

YouTube Singolo "Addio"
https://youtu.be/aGUo8hpwOEg

Pagina Facebook
https://www.facebook.com/oltrelabisso

Instagram
https://www.instagram.com/oltrelabisso/




Foto di Mihail Sotir

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