Concept
Oltre l'Abisso è un'opera rock basata sul primo capitolo, omonimo ed autoconclusivo, di un romanzo onirico scritto da Elisabetta Tagliati. Il compositore Perry Magnani ne ha curato la trasposizione musicale e lei stessa il libretto.
Il racconto è ambientato nel periodo dei celti sulle montagne italiane ed ha un profondo risvolto spirituale.
La trama tratta di un’intreccio di relazioni che avvolge una capoclan celta chiamata Bethel.
Lei riceve inaspettatamente delle visioni che la portano a scoprire sè stessa in profondità;
questo creerà profondi cambiamenti intorno a lei, in particolare per la conoscenza di un druido (Vessagh) che la terrà in uno stato di
costante ambiguità, sebbene per alcuni aspetti possa sembrare che sia lei ad esercitare potere su di lui.
Questo dramma di Amore ed Illuminazione trasfigurato in chiave rock, ci porterà dalle sonorità folk della vita del clan fino ad aspri
contrasti al cospetto dell'abisso, il passaggio rituale che cambierà per sempre le loro vite.
Realizzazione
L’opera rock è suonata completamente dal vivo (tastiere, chitarre, basso e batteria) ed è composta di 26 brani in italiano per la durata di circa 2 ore.
La regia è di Alberto Cottafavi. La messa in scena è moderna e stilizzata, ma molto legata al mondo onirico-spirituale.
Il progetto è distribuito da Wanikiya Records and Promotions, l'album è uscito il primo febbraio 2023.
Nel 2024 è stato realizzato un progetto scolastico dedicato all'Opera Rock, che tratta la nascita del genere, la composizione musicale e letteraria, il mondo Celtico e vede i ragazzi coinvolti come coristi in una speciale rappresentazione.
Ruoli vocali:
Bethel – Elisabetta Tagliati (Acqua)
Vessagh – Marcello Monti (Fuoco)
Luned – Perla Toma / Alice Barbolini (Aria)
Makena - Kris Costantini (Terra)
Musicisti:
Perry Magnani –tastiere
Lorenzo Zagni – chitarra
Maurizio Melotti – chitarra
Riccardo Bighi - basso
Marco Pozzi - batteria
Andrea Dondi - tecnico audio/luci
Davide Maccaferri - mixing & master
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Recensioni
Progressor.netMusic in a box
L’opera rock è in lingua italiana e suonata completamente dal vivo, sia in versione acustica (con pianoforte e band parziale o completa) che elettrica (con una rock band). I tre personaggi sono caratterizzati da tre vocalità diverse (lirica, rock e soul).
Un ascolto scorrevole, piacevole, approcciato a numerosi generi musicali (folk, pop, blues, soul, rock, metal, classica, psichedelico, soundtrack) che fluiscono agevolmente tra loro e vengono riassunti dal sound prog rock.
L’intero concept è ambientato durante la festa del raccolto, Lughnasadh. Nel primo atto si conosceranno la Capoclan Bethel, il suo compagno Makena e la dolcissima Luned: questo Clan, la cui fede vacilla, indugerà volentieri nelle bevande inebrianti, trascinando l’ascoltatore in un clima festoso che viene presto oscurato dal richiamo di una profezia dimenticata. È proprio Luned, fedelissima amica della coppia, a conoscere tanto la profezia quanto gli Dei e a tentare di salvare l’amica e sostenere la sua relazione con Makena, che lei stessa ama.
Palese è l’ottima intesa tra i due musicisti che riescono a trasmettere vibrazioni semplici e dirette senza troppi fronzoli senza mai strafare o dare vita ad eccessi ritmici. Tutto ben contenuto e confezionato in un pacchetto oserei definire dalle venature leggermente rock.
Gli Oltre l’abisso risultano così essere una band preparata e matura con ampi margini di miglioramento che se ben sfruttati possono dar vita ad un buon disco (moderno) senza ridondanza e limiti temporali. Un buon disco che meriterebbe di sicuro più spazio e valorizzazione all’interno del mercato.
Recensioni
Metalshutter.itGià presentata dal vivo nel 2019, edita in forma di romanzo nel 2020 e ora pubblicata per la Wanikiya Record, Oltre l’Abisso è un’opera rock della durata di oltre due ore, un lavoro gigantesco in cui le musiche di Perry Magnani si combinano sapientemente con la storia di Elisabetta Tagliati, dando corpo a un elaborato multiforme, dalle molteplici atmosfere e dai moltiplici risvolti.
Il concept racconta delle sorti della capoclan celta Bethel e del druido Vessagh, uniti da un’esperienza mistico-spirituale. Ad una prima parte, più festosa e rilassata, tutto appannaggio dal punto di vista vocalistico delle belle interpretazioni della stessa Tagliati, nel ruolo di Bethel, e di Sofia Mazzi, nel ruolo della fida Luned, fa posto una seconda parte in cui le atmosfere diventano lugubri e angoscianti, un cambio di registro che coincide con l’entrata in scena del druido Vessagh (Marcello Monti).
La vicenda è più o meno questa: in un non precisato villaggio degli Appennini italiani, durante la festa del raccolto, il Lughnasadh, Bethel è mossa da un sogno rivelatore. Il sogno la spinge a mettersi sulle tracce del famoso druido, ma una volta giunta sul posto, Vessagh si mosterà freddo e indifferente, giungendo persino a imprigionarla. La crescente tensione si scioglierà solo durante il grande rituale del fuoco quando il druido prenderà coscienza delle nuove energie mistiche sprigionate dalla presenza di Bethel e si ravvederà. Uniti spiritualmente, i due sono pronti per il salto mistico oltre le soglie dell’ignoto che darà loro lo status di semidei immortali. A Vessagh inoltre viene concessa la possibilità insperata di diventare padre ma, nonostante l’invito a allevare insieme il figlio divino, Bethel preferirà riunirsi al clan originario dove l’aspettano il suo compagno Makena e la dolce Luned.
Se da un punto di vista musicale Oltre l’abisso attinge a piene mani al prog italiano classico (Ouverture/Museo Rosenbach, Il banchetto/PFM, Inno a Lugh/Stormy Six), fondendolo con un hard prog più moderno – ne La profezia/Verso l’ignoto/Luce sacra, riecheggiano sonorità care ai Finisterre, in Parlando agli dei a Vangelis – a convincere maggiormente è la qualità generale di questa opera rock, sorretta da una linfa vitale che solo certe tematiche fantasy sanno originare. E’ vero che qua e là ne fanno le spese alcune linee vocali un po’ tirate per i capelli (Rituale del fuoco/Addio), ma il giudizio complessivo su un lavoro così variegato e godibile, non può essere che positivo.
Dalla festa del Lughnasad è tutto, toilichte ag èisteachd…ehm, buon ascolto.
Soundwaveszine.com
Gli Oltre l’abisso mettono sul mercato questo nuovo progetto dove la creatività di ogni singolo musicista è elevata alla massima potenza lasciando da parte ogni dubbio sulla vena artistica dei due musicisti . Suoni caldi, corposi e accattivanti che fa bella mostra in ogni nota, non importa da quale strumento arrivi. Uno stile semplice, senza artefatti, quasi imbarazzante per la semplicità con cui si manifesta. In questi brani ce n’è per tutti i gusti , dalla traccia carica di energia a brani più ambient e d’atmosfera.
Gli Oltre l’abisso hanno pubblicato un lavoro osando e stando attenti a non finire nella miriade di lavori (anche buoni) scontati e mai più considerati. La grande forza di questo progetto, è quella di inserire tutta una serie di piccole finezze, dalle spezzature nella linearità dei ritmi al ricorso ad arrangiamenti piuttosto raffinati su pezzi ballabili, in una cornice altamente caratteristica e fruibile anche da appassionati con qualche primavera in più sulle spalle. Ancora una volta un lampo di genio su un panorama musicale troppo spesso lasciato a se stesso e scontato.
Recensioni
The Artist Blog - Giovanna Jojo CardilloRecensioni
The Artist Blog - Giovanna Jojo CardilloRecensioni
Undergroundmusic.itUn album con la A maiuscola, che genera sonorità puramente progressive, la cui trama narra una leggenda dal profondo risvolto spirituale, ambientata sui magici appennini italiani. Bethel, capoclan celta, riceve una serie di misteriose visioni che la portano all’incontro con il druido Vessagh. La reciproca conoscenza si tramuta velocemente in un amore trascendentale, che permette di giungere alla fonte del Sé supremo.
Durante l’ascolto possiamo apprezzare ritmiche corpose che lasciano spazio a metriche più profonde ben amalgamate da una voce intensa ed in alcune circostanze anche molto espressiva.
Un lavoro catalogabile tra le file di un ottimo Progressive Rock i cui suoni puliti sono ridondanti e d’atmosfera sono la struttura portante. Non mancano timidi innesti grintosi caratteristica che rende questi due lavori, originali e unici nel loro genere.
Una sezione ritmica semplice e diretta tiene vivo questo viaggio intenso, senza rinunciare a timbri più decisi conferendo di fatto, una piacevole dinamica generale .
Anche se apparentemente “difficile”, questo album viene suonato con semplicità, curando ogni minimo dettaglio per rendere l’ascolto varo e soprattutto gradevole.
Gli Oltre l’abisso, con questo nuovo lavoro dimostrano buona maturazione sia tecnica che compositiva, andando a proporre musica con i fiocchi le cui premesse per il futuro non possono essere che rosee.
Soundsgoodwebzine.com
Un lavoro dove si ha subito l’idea dello spessore tecnico e compositivo della band andando a proporre strutture interessanti che determinano dinamica e corpo.
Una linea retta, che prevede cambi di tempo repentini e impennate ritmiche, che grazie anche al buon lavoro fatto in fase di stesura dei brani, si presentano in più soluzioni, evitando quello stato di monotonia che si potrebbero avvertire durante l’ascolto, visto che stiamo comunque parlando di un album di ventiquattro brani.
Si passa da tracce decise ed intense, fino ad arrivare ad un picco massimo di adrenalina, concedendo all’ascoltatore anche soluzioni più morbide e d’atmosfera, quasi ambient.
Un ascolto tenuto vivo da sonorità ricercate e da una bella linea vocale che esalta ed evidenzia il resto degli strumenti regalando un ascolto dal notevole impatto sonoro.
Un prodotto in generale a nostro avviso, di nicchia, interessante, per gli amanti del genere progr,.folk rock classico di quello suonato con semplicità cura e passione, perchè alla fine dei conti le cose più semplici sono sempre quelle più difficili a fare ed in questo caso le più riuscite.
Recensioni
MetalwaveL’effetto che ne deriva dall’ascolto di oltre le due ore di esecuzione, individua il genere summenzionato ben collimante con contesti epici in cui si alternano sonorità delicate con momenti maggiormente più intensificati in cui emozioni e il pathos ravvisato dai sentimenti del duo facilmente raggiungono le orecchie dell’ascoltatore.
I due atti, il primo dei quali è ambientato nel corso della festa di raccolta del grano a Lughnasadh, in cui si narrano le vicende di un incontro amoroso in cui i contesti allegorici protesi alla festa e quindi all’inevitabile utilizzo di bevande condurranno ad un clima propizio e festoso. Il secondo atto invece tende a divenire più oscuro a causa del rifiuto da parte di un druido a narrare alla capoclan i contenuti e gli effetti dell’esperienza trascendentale subita nel corso del primo atto.
L’opera in ogni caso già rappresentata per la prima volta nel 2020, trova oggi lo straordinario incontro teatrale di matrice live tra l’autrice sognatrice Elisabetta Tagliati con le musiche di Perry Magnani che generano un vero e proprio concentrato che si antepone al mondo reale facendo vivere realtà, sogno e fantasia di un tempo remoto ad un contesto moderno. I suoni del prog avvolgono inevitabilmente l’ascoltatore in una morsa al limite del trascendentale e questo proprio per immedesimarlo nella maniera più completa nelle viscere più profonde della storia narrata.
Invitando tutti all’ascolto di questo disco che rappresenta una sorta di stacco dalla realtà per incentrarsi nel mondo della fantasia, l’opera è consigliata soprattutto agli amanti del folk, epic e naturalmente del prog rock.
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Fuori la ScatolaIntervista a Elisabetta Tagliati, Perry Magnani e Marcello Monti. Oltre l'Abisso molto più di un'opera rock
Il Salotto Musicale
Articolo "Oltre l'Abisso": l'opera rock basata sul romanzo onirico di Elisabetta Tagliati
Fuori la Scatola
Articolo sul progetto Oltre l'Abisso
Onda Musicale
Traccia interessante accompagnata da un video altrettanto meritevole di attenzione. Buon mix di strumenti musicali e voci.
Music Club Italia
Comunicato ed intervista ad Elisabetta e Perry
Jalo
Presentazione del progetto e del singolo "Addio"
Music Alive
Presentazione del progetto
Hanno collaborato con noi anche:
Stefano Luca Messori - regista
Francesco Bocchi - coreografo
Laura Malagoli - Luned
Maurizio Sicuro – basso
Eleonora Daolio - chitarra
Gianni Finotello - batteria
Gioele Mattioli - Makena - attore
Chiara Rizzatti - danzatrice
Beatrice Cotifava - regista
Sofia Mazza - Luned
Sara Treviglio - regista
Apparizioni in Radio
Hard'n'Heavy Time - MikroradioDi Daniel Gazzoli, 14/04/2023
La Valigia di Cartone - Wueste Welle FM96.6
Di Giancarla e Dite, 23/04/2023
MHD - Studio Blue Radio
Di Frank Julian, 17/05/2022
Facciamo Valere Il Metallo Italiano (FVIMI) - Metal Maximum Radio (MMR)
Di Francesco Yggdrasill Fallico, 08/12/2020
The Rock Show - Web Radio Network (WRN)
Di Mattia Baratto, 08/12/2020